A Salini-Impregilo i lavori di costruzione della nuova Linea 3 Riyadh (40,7km)

Il gruppo Salini-Impregilo eseguirà come leader del Consorzio internazionale ArRiyadh New Mobility (ANM) di cui fanno parte la italiana Ansaldo Sts, la canadese Bombardier, l’indiana Larsen & Toubro e la saudita Nesma, il maxi contratto promosso dalla Riyadh Development Authority per la progettazione e costruzione della nuova Linea 3 (40,7km) della metro di Riyad, la linea più lunga del gigantesco progetto della nuova rete di metropolitane della capitale dell’Arabia Saudita.

«Questa maxi-commessa è una straordinaria affermazione delle imprese italiane, che dimostrano la loro capacità di esser leader nel settore globale delle infrastrutture civili, ed è una conferma della valenza strategica del progetto di integrazione di Impregilo e Salini in un mercato delle grandi opere dove la competenza e le dimensioni sono i fattori chiave per affermarsi a livello globale». Lo ha detto Pietro Salini, amministratore delegato di Salini e Impregilo, commentando la maxi aggiudicazione.

Il valore complessivo del lotto che sarà eseguito da Salini-Impregilo «in qualità di leader per la progettazione e realizzazione dell’intera Linea 3», si legge in un comunicato della società, è di circa 6 miliardi di dollari, di cui circa 4,9 miliardi relativi alle opere civili.

È stato direttamente il principe Khalid bin Bandar bin Abdulaziz Al Saud, governatore della Regione di Riyadh e presidente del ministero dei Trasporti saudita ad assegnare l’incarico al gruppo italiano, alla presenza dei ministri e delle autorità locali.

La Linea 3 (Red Line) dell’infrastruttura collegherà Madina Al Munawara – Amir Saad bin Abdul Rahman Al Awal Road. Il gruppo Impregilo-Salini si occuperà delle opere civili insieme a Larsen & Toubro e Nesma, mentre Ansaldo STS lavorerà alla parte tecnologica. Bombardier fornirà il materiale rotabile.

Una nota Ansaldo -Finmeccanica informa che il valore del contratto per Ansaldo STS è di circa 680 milioni di dollari ed è prevista un’opzione, per ulteriori circa 249 milioni di dollari per i successivi 10 anni di manutenzione.

La durata dei lavori è prevista in cinque anni. L’intervento affidato al gruppo guidato dalle maxi imprese italiane prevede anche grandi stazioni landmark: Qasr Al Hokom e Western Station, quest’ultima affidata nel maggio scorso all’archistar anglo-irachena Zaha Hadid (vai alla Gallery).

Ansaldo, precisa ancora la nota Finmeccanica, realizzerà, relativamente allo scopo del lavoro di competenza del contratto, l’intera integrazione tecnologica dei sistemi di segnalamento, ATC (Automation Train Control) con sistema CBTC (Communication Based Train Control), il sistema di alimentazione inclusa la terza rotaia, l’Operational Control Centre, i sistemi di telecomunicazioni e l’attrezzatura dei depositi.

Il lotto assegnato al Consorzio, spiega una nota Impregilo, è una parte importante del più ampio progetto di costruzione contemporanea della nuova rete di metropolitane di Riyadh (composta da 6 linee di lunghezza complessiva di circa 180 km) del valore complessivo di circa 23.5 miliardi di dollari e che vede assegnatari, per altri due mega lotti aggiudicati parallelamente a quello assegnato al Consorzio che verrà guidato da Salini-Impregilo, altri due gruppi globali comprendenti alcune tra le principali imprese del mondo: uno guidato dall’americana Bechtel e composto da Almabani, CCC,e Siemens e l’altro guidato dalla spagnola FCC e comprendente Samsung, Freyssinet Arabia, Strukton e Alstom. (vai allo schema della nuova rete di metropolitana di Riyadh)

Il maxicontratto in Arabia Saudita, sottolinea il comunicato di Salini-Impregilo «rappresenta la più grande commessa mai assegnata ad aziende italiane nel settore dell’ingegneria civile».

Il gruppo Impregilo è impegnato in Arabia Saudita con altri due progetti: il complesso polifunzionale Kingdom Centre e il complesso ospedaliero Gosi, entrambi in costruzione nella capitale Riyadh.

 

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Fonte: Il sole 24 ore

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